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figlio di questa terra, torna oggi alla sua terra nativa, dopo una lunga e riconosciuta attività educativa e culturale svoltasi nella prestigiosa Milano che, con il suo antico Premio “L’Ambrogino d’Oro”, lo ha annoverato tra gli uomini più importanti della capitale lombarda.

L’ho conosciuto da giovane studente alla Scuola Educatori di Milano, da lui fondata nel ’60, complice la sensibilità sociale di quel grande Comune.

E poi siamo diventati amici, sì posso dire così, senza con questo avere la pretesa di comprendere la vastità della sua presenza.

Da questa importante scuola pioneristica del secondo novecento italiano, composta dalle più belle menti del pensiero filosofico, psicologico e sociologico delle università di Milano ed altre città lombarde, sono stati formati migliaia di validi operatori impegnati nel campo dell’aiuto sociale, e sempre più bisognoso di questi professionisti appassionati per una società meno ingrata.

Ha saputo coordinare, e per 50anni lo fece con grande maestria, un’equipe delle più acute intelligenze nel campo delle scienze umane e sociali. Tra tutte spunta la figura amata di Gilda Confalonieri, la psicologa che ambedue veneravamo per la sua rara perspicacia, per la sua sapienza materna.

Ma egli amava ugualmente circondarsi nella sua vita familiare anche di uomini semplici, che in un certo senso, privilegiava ed aiutava sapendoli disponibili ed intuitivi.

Mai ha fatto prevalere la sua superiorità culturale, essendo un uomo orizzontale e di un grande rapporto umano.

Per le sofferenze che s’incontrano nella vita e che in psichiatria si chiamavano allora “casi”, che personalmente non riuscivo a risolvere, più volte sono ricorso al dottore, che tutti accoglieva con imperterrita disponibilità, al di fuori del suo impegno istituzionale, li valutava tutti attentamente, gratuitamente, e sapeva subito trovare per tali sofferenze non solo la diagnosi da consumato specialista delle scienze neurologiche, ma anche con l’occhio ormai indovino, una concreta risoluzione terapeutica, senza tanti ospedali e lunghe cure psicoanalitiche.

In quest’ossatura di professione e di passione umana s’è snodata la vicenda terrena assunta a missione di Angelo Donelli, un grande uomo di Cadè

Affidiamo l’anima buona del nostra Caro all’abbraccio affettuoso del Signore, sempre più consolante del nostro breve dire.